Dove sarà la vita che non vissi
e che poteva essere mia, l’altra,
di buona sorte o spaventosa e triste,
che non è stata e forse era la spada
o lo scudo. Dove sarà il perduto
avo persiano o norvegese, dove
il destino di non finire cieco,
il mare, l’àncora, l’oblio di essere
l’uomo che sono? Dove la serena
notte che al rude contadino dona
l’illetterato e laborioso giorno,
come vorrebbe la letteratura?
E penso infine a quella mia compagna
che mi aspettava, e che forse mi aspetta.
Jorge Luis Borges
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