mercoledì 14 febbraio 2018

La mamma è sempre la mamma

Non me le aspettavo, delle frasi così, da una persona di quell'età, con tutte quelle che ha passato...
Mamma, dopo trentuno mesi di carcere sofferto ingiustamente, per volontà di uomini ingiusti, ho ritrovato nella mia casa questo libro. L'ho riletto. Ho ricordato e rivissuto i momenti della mia vita quando c'eri tu: vicina a me, lontana da me. Ho sentito nuovamente le tue parole, le tue domande, le tue risposte. In prigione ti ho parlato spesso e a lungo. Ti ho chiamato e ti ho invocato. Ho chiesto il tuo aiuto per sopportare la sofferenza, per continuare  a vivere. Tu mi hai ascoltato - Ti ho parlato- Abbiamo parlato - mi sentivo ancora "figlio", pur non avendo più la mamma. Avevo bisogno della mamma. Perchè un uomo ormai vecchio, ha bisogno ancora della sua mamma? Sino alla fine ha bisogno della sua mamma, la vuole, la cerca, la evoca. E la mamma sente, ascolta, risponde e dà conforto e forza. Anche se lontana, tanto lontana... Ma io ti vedevo, ti sentivo, mi stavi vicina e allora i miei capelli bianchi diventavano di nuovo biondi. i miei complicati discorsi diventavano di nuovo ingenue e semplici domande sul perchè di tante cose. Abbiamo parlato, ci siamo raccontati tante cose e altri anni sono trascorsi. Or continua il nostro discorso; tra poco saremo di nuovo insieme, molto vicini e per sempre. 
Bruno.

Nessun commento:

Posta un commento