Questo libretto descrive, in tre studi autonomi che parzialmente si sovrappongono, le vicende dell'istituzione della Regione Friuli - Venezia Giulia (e non della regione Friuli) in assemblea costituente.
L'argomento è poco conosciuto quanto di estremo interesse (per quelli a cui interessa).
La descrizione delle posizioni dei vari movimenti autonomisti e delle figure di riferimento, nonchè dei rappresentanti nelle Istituzioni, la narrazione del susseguirsi degli interventi in Assemblea costituente rende l'idea di come scelte che protraggono i loro effetti nella storia di un popolo dipendono talora dalle idee e dall'operato di poche persone.
Il rovello di Tessitori chiamato ad accettare una situazione diversa da quella che avrebbe desiderato, sacrificando il meglio al bene; le discussioni sull'autonomia ordinaria anzichè speciale; la posizione di Pasolini fondata sulla diffusione del friulano nella destra Tagliamento; il rischio (per alcuni desiderio) di essere accorpati al Veneto; la dialettica fra la "ragion di partito" ed il sentire autonomista di taluni politici locali; gli interventi di Gronchi e Moro che preparano l'emanazione della X disposizione transitoria, secondo la democristianissima prassi del rinvio, e precludono a Udine di essere il capoluogo della nuova Regione.
Di questo e altro danno conto i tre autori.
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