Roberto, Giovanni e Franco, tre amici con il mito di Carnera e di Bonatti, tre ragazzi che più diversi non si può, ciascuno con un rovello nel cuore da risolvere per diventare adulti.
Una scalata invernale sul Cjampon da raccontare ai compaesani per dimostrare di essere grandi: ma qualcosa va storto.
A salvarli interviene Orelute, la persona più odiata da Roberto perchè continuamente gli rinfaccia (pensando a se stesso ragazzo) le sue manchevolezze.
La nuova vita che inizia per tutti è breve per Giovanni, e presto segnata dall'arrivo dell'Orcolat.
E la piccola grande avventura che ha stravolto il cuore dei tre ragazzi diventa minuscola di fronte alla tragedia che sconvolge una comunità, una terra: Il terremoto ha avuto l'effetto di una ghigliottina. ha separato la ragione dal cuore, ha tagliato di netto una stagione in due. Se prima era verde e luminosa, l'altra metà si è trasformata nell'ombra di una primavera non più in grado di diventare estate. E così, l'autunno è arrivato troppo presto.
C'è chi prende la sua vita tra le mani, come Franco, mentre Roberto, che non ha lo stesso coraggio, trova conforto nell'insegnamento di Orelute, rimasto sotto le macerie dell'osteria: Questa è la tua cattedrale, è qui che devi venire a dire la tua preghiera personale. Senza tutti quegli amen e segni della croce. Basta che cammini e taci e pensi a lui.
Renzo Brollo da Ospedaletto, che ho incrociato da ragazzo, ha scritto (bene e con amore) un libro che parla di montagna e di Gemona.
Libri, montagna e Gemona: che l'abbia fatto per me?
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