domenica 15 ottobre 2017

Le due battaglie dell'atlantico

di Antonio Martelli



Ho scovato questo bel libro per soddisfare un'antica passione per i sottomarini e le loro vicende eroiche (e per la battaglia di Jutland).
Muovendosi sull'idea di fondo, ormai diffusa, che vi sia stata un'unica grande guerra da 1914 al 1945, l'autore affronta la materia della guerra subacquea alternando l'attenzione dettagliata agli aspetti più tipici di una storia militare, all'epopea industriale della costruzione delle grandi flotte, agli aspetti strategici, ai profili umani dei principali protagonisti, in primis Donitz.
La sintesi che ne trae è che la guerra subacquea, unica a poter veramente spostare il corso degli eventi, non fu vinta per l'incomprensione della sua necessità, che portò ad un decisivo ritardo nelle costruzioni dei battelli, oltre che per i successi dell'intelligence (commosso il ricordo finale di Turing: La sua fine è un emblema di quanto le società umane siano spesso ingrate nei confronti degli eroi cui devono la loro salvezza).   
Non manca, insieme al tributo per l'ingegno di alcuni comandanti, la giusta menzione delle inumane condizioni in cui migliaia di marinai vissero, combatterono e morirono.

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