venerdì 18 agosto 2023

L'insostenibile leggerezza dell'essere

 di Milan Kundera


Gli ho portato sfortuna, a Kundera. Non era una settimana che avevo messo il suo libro nella pila da portare a Lignano che è giunta la notizia.

I temi filosofici, spesso poi ripresi in vari momenti della narrazione, danno corpo ad una parte iniziale ove si individua la dicotomia leggero pesantezza -  leggerezza come  la più insondabile.

Lo sfondo sono l'ambientazione subito dopo i fatti di Praga del 1968. Il regime, o meglio l'ideologia oppressiva e disumanizzante che lo giustificava e sorreggeva, sono un protagonista silente del romanzo, alcune delle cui pagine migliori sono quelle in cui viene difeso il valore dell'individualità, della libertà dei singoli e di un popolo.

Gli altri protagonisti vanno a comporre coppie che si intersecano, ma non si formano relazioni sulla base delle affinità elettive, bensì rapporti contrastati da cui non possono nascere che incomprensioni, tradimenti, riconciliazioni ed abbandoni. 

Tomas e Sabina la leggerezza, Tereza e Franz la leggerezza; ma nel delineare ciascuno dei personaggi Kundera non manca di tratteggiare un segno dell'elemento opposto, probabilmente a significare che l'opposizione è più apparente che reale, e (dichiaratamente) che i due elementi non sono associabili alla dicotomia positivo negativo.

La costruzione della trama si accompagna a brevi digressioni filosofiche (capitolo iniziale sull'terno ritorno, tanto per scoraggiare il lettore della domenica, e soprattutto il richiamo al ruolo della responsabilità tramite il mito di Edipo), anche filologiche (rimarchevoli quelle sulla definizione del kitsch e sul significato della compassione nelle diverse lingue), citazioni musicali e riferimenti alla psicanalisi, utilizzando il tutto per riflessioni che dicono di noi più di quanto sappiamo (e magari vogliamo), come nella distinzione tra ossessione lirica e ossessione poetica per le donne, o nella teorizzazione della memoria poetica, o delle quattro categorie individuate sulla base del tipo di sguardo sotto cui vogliamo vivere (numero infinito di occhi anonimi; molti occhi conosciuti; gli occhi della persona amata; gli occhi immaginari di persone assenti).

Peccato non essere abbastanza colto da cogliere appieno tutti gli spunti seminati da Kundera.

Ma è proprio il debole che deve saper essere forte e andar via, quando il forte è troppo debole per poter far del male al debole.

La trasformazione della musica in rumore è un processo planetario che fa entrare l'umanità nella fase storica della bruttezza totale.

Perchè le domande veramente serie sono solo quelle che possono essere formulate da un bambino. Solo le domande più ingenue sono veramente serie. Sono domande per le quali non esiste risposta. Una domanda per la quale non esiste risposta è una barriera oltre al quale non è possibile andare. In altri termini: sono proprio le domande per le quali non esiste risposta che segnano i limiti delle possibilità umane e tracciano i confini dell'esistenza umana.

Che cos'è la civetteria? Si potrebbe dire che è un comportamento che mira a suggerire la possibilità di un'intimità sessuale, senza che questa possibilità appaia mai certezza. In altri termini: la civetteria è una promessa di coito non garantita. 

E si disse che la questione fondamentale non era: sapevano o non sapevano?, bensì: Si è innocenti solo per il fatto che non si sa? Un imbecille seduto sul trono è sollevato da ogni responsabilità solo per il fatto che è un imbecille?


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