giovedì 3 agosto 2023

Grandina, governo ladro

Riusciamo a buttare in politica anche le disgrazie collegate ai fenomeni naturali.
Ci sono gli alluvioni, e la colpa è dei verdi che impediscono le opere necessarie con il loro ecologismo ideologico.
Ci sono le trombe d'aria, è la colpa è del governo, al cui interno qualcuno sostiene le posizioni più soft sulle cause del cambiamento climatico.
Mi chiedo perché, almeno su questo, non si riesca a ragionare coniugando buon senso, visione e fiducia nella scienza. 
Mi ritrovo in pieno in quanto ha detto ieri Massimiliano Fedriga:
«In Italia riusciamo a ideologizzare tutto, compresi i cambiamenti climatici, come è stato con la pandemia. Serve equilibrio: l’uomo influisce sui cambiamenti climatici e negarlo è una stupidaggine, ma è altrettanto ingannevole dire che la responsabilità ricada solo in capo alle scelte dell’uomo. E poi va detto che l’Europa incide per il 10% sull’impatto sull’ambiente, il resto viene da Far East e Usa. Quindi dobbiamo mettere in campo tutte le misure utili, ma non possiamo dire che se non usiamo il monopattino uccidiamo il globo».
Parole improntate ad una così piana razionalità, di cui si avverte così tanto la mancanza.
Per inciso la domanda era se stesse con Zaia o con Salvini, ma una evidente dotazione di cultura di governo ha reso possibile una risposta di livello ben diverso

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