Bando alle cassandre annunciatrici di pioggia, partenza alle 7 speranzosi. Speranza ben riposta, all'uscita dell'autostrada ci accoglie il sole.
Lasciata l'auto poco dopo il paese di Camporosso, ci si inerpica lungo una forestale immersa nel bosco. La pendenza è costante e abbastanza impegnativa, non c'è visuale panoramica ma il piacere di essere immersi nella foresta millenaria, ancora verde anche a metà ottobre vista l'eccezionalità del meteo.
La fatica si arresta a quota 1500, dove ci attende una pausa nella Capanna Cima Muli, prima di intraprendere il sentiero che da lì parte, con pendenza decisamente più dolce.
Sono avvertito che dovremo abbandonare il sentiero principale, ma al momento del dunque non troviamo la deviazione, e proseguiamo sul 508 fino alla malga Acomizza, a quota 1700, nenanche tre ore dalla partenza. La cima è lì, ci separano 100 metri ed un pendio da superare, ma ci riteniamo soddisfatti della vista che si offre sulla vallata austriaca e sul versante sud, a noi ed ai molti ciclisti in MTB che incontriamo, e ci fermiamo.
Un panino sulle panche, esposti al vento che deve essere una costante quassù, ma fortunatamente anche ad un po' di sole, e ci accingiamo al ritorno.
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