Titolo troppo facile, non pretendo la palma dell'originalità.
In ormai 40 anni da che sono malato di calcio, ho sempre ripetuto, un po' per vezzo, di non aver mai più rivisto un centrocampista completo come Marco Tardelli.
C'era quello più tecnico come Pirlo o Modric, quello più forte fisicamente come Rijkaard, con più (facciamo uguale) grinta come Simeone, più insuperabile come Desailly, più capace di realizzare come Milinkovic o Scholes, più intelligente tatticamente come Guardiola o Paulo Sousa, più carismatico come Deschamps Falcao o Matthaus, più assistman come De Bruyne, quello con infinita classe come Redondo, e tanti altri che tralascio.
Ma come Tardelli, uno che poteva marcare Maradona e poi ti segnava "quel" goal, mai visto uno così versatile, il centrocampista universale.
Forse dovrò riconsiderare l'opinione, dopo aver visto Jude Bellingham, già fenomenale al mondiale, all'opera con un impatto da pallone d'oro già nel suo primo anno al Real.
Ventanni. Da paura.
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