di Federica Manzon
Trieste anni ottanta. L'eredità che un padre lascia alla figlia è fatta di camminate nel bosco, simbolo di un luogo senza confini, in cui le persone possono realizzare di essere tutte uguali.A Sarajevo, durante le Olimpiadi del 1984, i due assistono ad un momento in cui certi sogni sembrano possibili: ma sono un'illusione, con già i preludi della tragedia che si prepara, per la città che la ragazza elegge come luogo del cuore.
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