La foto di qualche giorno fa del Presidente della Repubblica in fila con gli altri (beh, quasi) per il vaccino, è stata una immagine potente.
Draghi ha poi richiamato l'esempio di Mattarella per indicare la via dell'ordinata disciplina nell'attesa dei vaccini come strada per uscire da questa crisi.
Tutto magnifico, finalmente esempi virtuosi dalle istituzioni, dai politici?
Ho qualche dubbio, di cui ho trovato riscontro in un commento di Cerasa per il quale l'immagine "ci ricorda un altro vaccino che manca all’Italia: contro l’uno vale uno".
Ma come, dico io, da quando inutili polemiche erano partite per la vaccinazione di De Luca qualche settimana fa: non è ben importante avere ora una catena di comando efficiente? Non sarà il caso di vaccinare subito, in maniera da preservarli, Presidenti della Repubblica e del Consiglio, Ministri, Presidenti di Regione?
C'era l'occasione per spiegare che siamo tutti uguali, ma la funzione attribuita a qualcuno richiede che venga preservata anche la persona la ricopre; e due figure come Mattarella e Draghi, dotate dell'autorevolezza per non fare passare una normale cautela come privilegio, dovevano cogliere l'occasione per spiegare l'idiozia profonda dell'uno vale uno come è stato declinato alle latitudini populiste.
Con il ragionamento cui stiamo applaudendo, Mattarella deve fare la fila anche lui, dovremo conseguentemente togliere a lui e a tutti la scorta.
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