di Antonio Scurati
Ecco un libro che di mio probabilmente non avrei comprato, ma per fortuna mi è stato regalato.
L'intuizione folgorante dell'autore è che l'ascesa al potere di Mussolini, nel periodo 1919-1925, ha avuto tratti letterari, romanzeschi (e forse anche drammatici).
Potendo attingere ad una quantità sterminata di documentazione, che padroneggia peraltro in maniera ammirevole, l'autore parte da documenti, discorsi, lettere, rapporti di pubblica sicurezza, per costruire episodi, e da essi una trama una in cui dei fatti narrati diviene fondamentale l'aspetto soggettivo di chi ne fu protagonista. Costruendo una serie di personaggi il per cui percorso dà vita ad un romanzo potente.
Si sa già come va a finire, è più semplice indugiare a riflettere su cosa pensarono veramente Margherita Sarfatti, D'annunzio, Giacomo Matteotti.
Personalmente ho ritrovato echi di molte letture su Mussolini, tra cui mi appare dominante quella di De Felice; ancora voglia di rileggere.
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