sabato 27 gennaio 2018

Estreme parole

In una fantasticheria di quelle che ogni tanto mi occorrono, ho avuto modo di pensare alle parole che vorrei dire ai miei figli se li incontrassi consapevole che sono le mie ultime ore.
Ne ero sprovvisto, ho dovuto cercarle, ho faticato a selezionarle.

Cari ragazzi, 
credete in voi stessi, in quello che potete diventare con lo studio, la fatica, il lavoro.
Non fatevi di ingannare dall'illusione che esistano cose facili; comprendete, rispettate e apprezzate la complessità delle situazioni e delle persone.
Abbiate deferenza per le parole, usandole con correttezza e parsimonia.
Dalle strade sbagliate che prenderete, tornate indietro, imparando se possibile dai vostri errori.
Avete come tutti delle debolezze: ri-conoscetele, accettatetele, combattetele. 
Non smettete mai di studiare, di imparare, di provare a essere migliori.
Pretendete da voi stessi quello che chiedete agli altri.
Abbiate eguale rispetto della persona che siete e di quella che vorreste diventare, e chiedetelo a chi vi circonda.
Cercate la bellezza in ogni cosa, e quando la trovate fermatevi ad ammirarla e godetene.
Cercate la persona che vi consideri la cosa importante.
Pretendete sempre che il meglio debba ancora venire.
Cercate la vostra strada, e trovatela. 
Perdonate quest'uomo per quello che non vi ha dato e per quello che non è stato.

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