sabato 11 novembre 2023
Valori in ribasso
venerdì 3 novembre 2023
Spettacolo: no grazie
Giornalista, tifoso viola, apprezzato opinionista in uno dei "filo diretto" su radio sportiva, Stefano Cecchi è ogni volta sommerso dagli attestati di stima dei veri amanti del calcio di una volta.
Difficile per lui parlare prima di Juve- Fiorentina: ma è uno che ne esce alla grande, rispondendo alla domanda "chi in attacco per la Juve, tra i 4 a disposizione?" così: "Gatti centravanti e Rugani alle sue spalle".
Il suo pensiero sommamente condivisibile è tuttavia condensato dalla risposta successiva.
"...se vuole lo spettacolo le consiglio un bel cinema... il calcio non deve dare spettacolo, ma la felicità".
L'altra faccia della medaglia
Purtroppo è sempre il calcio ad offrire gli esempi negativi.
Allontanato Sottil al culmine di una situazione tanto insostenibile quanto legata a responsabilità altrui, viene richiamata una vecchia conoscenza, l'ultima cui si sarebbe rivolto il permaloso tifoso friulano.
Dopo un esordio che ha fatto balenare qualche speranza a Monza, ecco arrivare la Coppa Italia, ormai non più considerata un allenamento per le seconde schiere ma un vero intralcio.
Normale vedere le riserve e qualche giovane, prevedibile pensare che una trasferta perdente a Milano non fosse nei desiderata; ma se la sconfitta viene perseguita con pervicacia, precludendosi volontariamente ogni possibilità di vincere, allora non è più sport, non c'è rispetto nè per i tifosi nè per il club.
Mi unisco al coro: "meritiamo di più".
martedì 31 ottobre 2023
Guarda che bella medaglia d'argento!
L'ultima partita nella nazionale più leggendaria di tutti gli sport, persa di un punto, dopo aver giocato meglio e sfiorato una rimonta storica, nel match più importante degli ultimi trentanni.
Trovare la forza di sorridere, la capacità di comprendere quel molto che si è fatto, quel tutto che è lottare fino allo stremo delle proprie forze e al meglio delle proprie capacità.Insegnare con un abbraccio a proprio figlio come va la vita.
Essere un campione, Aaron Smith.
sabato 21 ottobre 2023
Sport al massimo livello
I quarti di finale del mondiale di Rugby hanno messo in campo due partite che potevano essere la finale.
Aspetto comune, la lotta punto a punto, un combattimento duro e leale di ottanta minuti, con una disciplina incredibile con quello sforzo e prestazioni sul piano fisico e tecnico ad un livello fenomenale.
Si tratta di atleti che offrono performance straordinarie che accomunano velocità, forza, resistenza, capacità di restare concentrati e necessità di scelte tecniche giuste: forse il massimo che possa offrire oggi una disciplina sportiva.
Gli irlandesi, in una partita che sembra fatta apposta per entrare nella leggenda, con quell'ultima azione di 37 fasi, hanno giocato alla grande dimostrando di essere forse la squadra migliore, ma hanno perso per un paio di sbavature, confermando che a certi livelli gioca anche la tradizione, quella che gli All Blacks stanno onorando con una crescita che si vede di partita in partita.
I sudafricani hanno prevalso in virtù di una panchina lunga, e della capacità di orientare un paio di episodi decisivi di fronte al maggior talento dei francesi.
Entrambe le partite potevano finire con il risultato opposto, in entrambe ci sono state decisioni arbitrali discutibili, ma che sul campo sono state accettate senza battere ciglio.
Che grande spettacolo, che esempio per tutto il movimento sportivo.
mercoledì 18 ottobre 2023
Ho voglia di immaginarmi altrove
domenica 15 ottobre 2023
Malga Acomizza
Bando alle cassandre annunciatrici di pioggia, partenza alle 7 speranzosi. Speranza ben riposta, all'uscita dell'autostrada ci accoglie il sole.
Lasciata l'auto poco dopo il paese di Camporosso, ci si inerpica lungo una forestale immersa nel bosco. La pendenza è costante e abbastanza impegnativa, non c'è visuale panoramica ma il piacere di essere immersi nella foresta millenaria, ancora verde anche a metà ottobre vista l'eccezionalità del meteo.
La fatica si arresta a quota 1500, dove ci attende una pausa nella Capanna Cima Muli, prima di intraprendere il sentiero che da lì parte, con pendenza decisamente più dolce.
Sono avvertito che dovremo abbandonare il sentiero principale, ma al momento del dunque non troviamo la deviazione, e proseguiamo sul 508 fino alla malga Acomizza, a quota 1700, nenanche tre ore dalla partenza. La cima è lì, ci separano 100 metri ed un pendio da superare, ma ci riteniamo soddisfatti della vista che si offre sulla vallata austriaca e sul versante sud, a noi ed ai molti ciclisti in MTB che incontriamo, e ci fermiamo.
Un panino sulle panche, esposti al vento che deve essere una costante quassù, ma fortunatamente anche ad un po' di sole, e ci accingiamo al ritorno.
sabato 7 ottobre 2023
Manifesto del libero pensiero
di Paola Mastrocola e Luca Ricolfi
L'argomento di cui si occupa questo agile libretto era già parte de "La Mutazione", nel quale si indicava la seconda delle idee passate da sinistra a destra nella difesa della libertà di pensiero, e viene ora condensato in "pillole" che compongono la sorta di "manifesto" che lo denomina.
Resistere alla pressione del "follemente corretto" è cosa non semplice, che richiede un po' di quella che io denomino "personalità intellettuale", la capacità e la voglia di non cedere alla soluzione più semplice che è adeguarsi a quello che impone il pensiero dominante.
La preoccupazione è che per farlo con velleità non meramente donchisciottesca sarebbe necessario con un ambiente culturalmente attrezzato (ahi) e con una disponibilità all'ascolto dell'altro che sembra essere una prerogativa in recessione sempre maggiore.
Mi è capitato di ragionare su alcuni fatti di cronaca, con persone con cui si può discutere, e sollevare dei dubbi rispetto all'interpretazione dei fatti che loro avevano accolto, in sintonia con il pensiero passato sui mezzi di informazione; e vedermi rispondere che una persona come me può cogliere certi dettagli, e quindi accedere ad un certo tipo di idee e di messaggi, che invece non possono arrivare alla massa.
E' un discorso che non accetto, anche se ne temo la diffusione e una possibile parziale fondatezza in tempi di incultura dilagante.
Nel libro, ad esempio, dà da pensare la riflessione sull'"antirazzismo" (ma potrebbe essere l'antifascismo), con la quale si esemplifica la distorsione generata dal qualificarsi come "anti", automaticamente attribuendo la qualifica negativa (l'oggetto di "anti") ai propri avversari. Se io sono contro il razzismo, tu che la pensi diversamente da me sei razzista. Peggio ancora, lo sei se non aderisci esplicitamente a tutte le manifestazioni che io metto in campo (giocatori in ginocchio) per manifestare la mia idea.
E non si può non condividere la preoccupazione per il razzismo al contrario, la "reverse discrimination" che viene brillantemente denunciata ricordando quanto sia agli antipodi, ad esempio alle idee di Martin Luther King.
Le idee e gli atteggiamenti che non ci piacciono si combattono con altre idee e modi di essere, non impedendo ad altri di esprimersi.
Dovrebbe essere un principio universalmente riconosciuto. Una volta lo era. Ora non lo è più. E questo muta la sostanza più autentica del nostro modo di vivere.
Perchè la libertà non è di destra o di sinistra, ma è il principio supremo del nostro vivere civile
giovedì 5 ottobre 2023
Hey Jude
Titolo troppo facile, non pretendo la palma dell'originalità.
In ormai 40 anni da che sono malato di calcio, ho sempre ripetuto, un po' per vezzo, di non aver mai più rivisto un centrocampista completo come Marco Tardelli.
C'era quello più tecnico come Pirlo o Modric, quello più forte fisicamente come Rijkaard, con più (facciamo uguale) grinta come Simeone, più insuperabile come Desailly, più capace di realizzare come Milinkovic o Scholes, più intelligente tatticamente come Guardiola o Paulo Sousa, più carismatico come Deschamps Falcao o Matthaus, più assistman come De Bruyne, quello con infinita classe come Redondo, e tanti altri che tralascio.
Ma come Tardelli, uno che poteva marcare Maradona e poi ti segnava "quel" goal, mai visto uno così versatile, il centrocampista universale.
Forse dovrò riconsiderare l'opinione, dopo aver visto Jude Bellingham, già fenomenale al mondiale, all'opera con un impatto da pallone d'oro già nel suo primo anno al Real.
Ventanni. Da paura.
domenica 1 ottobre 2023
Campanile di Val Montanaia
Eccolo qui, davanti ai miei occhi, il simbolo della Dolomiti friulane, che accosto al volgere di un anno (non è ancora finito) che mi ha dato grandi soddisfazioni.