di Michele Mari
E mi pagano pure.
Così probabilmente pensa Michele Mari, che secondo me si è divertito come un matto a scrivere questo libro.
Per fortuna diverte anche il lettore.
I componenti di una classe del liceo si accordano per investire annualmente una somma che negli anni diventerà una fortuna, da dividere tra i tre superstiti.
La riffa incide sui rapporti tra gli ex compagni, che Mari si diverte a dipingere con i tratti più disparati, attribuendo ad alcuni di loro talune delle sue manie, non lesinando i consueti giochi verbali, formidabili elenchi, accurati indirizzi.
Il devoto di Gene Hackman, il campione di autoerotismo, la casta ninfomane, il buon padre di famiglia, l'inattesa predatrice, lo scommettitore... ognuno dei 30 reduci della III A trova il suo piccolo o grande ritratto. Alcuni dei ragazzi diventeranno vecchi, la quota di morti non naturali è insolitamente alta, avrà questo a che fare con la riffa?
Mari in ottima forma.

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