di Luigi Bruti Liberati
Come dichiarato nell'introduzione scopi dell' autore era scrivere un testo di lettura godibile, a tratti simile a un romanzo.
La storia dell' impero è quindi suddivisa in capitoli del tutto autonomi tra loro, nei quali è dato rilievo ad alcuni protagonisti delle vicende narrate sui quali ampia è la parte biografica, a tratti al limite dell'aneddotico.
Altra scelta è l'attenzione del tutto prevalente riservata a India e Sudafrica; quasi assente è una ricerca del tratto comuni alle varie esperienze e alla politica imperiale vista da Londra, il punto di osservazione è quasi sempre quello delle colonie.
Conosciamo a fondo Livingstone, Cecil Rhodes, Gandhi e Mandela, alla fine risulta godibile anche una lettura separata della guerra anglo-boera piuttosto che di quella delle Falkland, o dell'indipendenza indiana piuttosto che la nascita di Israele.
Più che una visione di assieme ci sono quindi i molti capitoli, tra loro separati, rispetto ai quali il quadro offerto appare soddisfacente.
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