venerdì 8 dicembre 2023

Il formaggio e i vermi. Il cosmo di un mugnaio del 500

di Carlo Ginzburg
Di questo classico della nostra storiografia mi aveva parlato ancora, sui banchi liceali, l'indimenticabile professore Perini, a proposito di microstoria e di incroci con la storia locale.
Ancora pochi giorni fa, a quasi 50 anni dalla scrittura dell' opera, il professore Ginzburg ha fatto capolino a Montereale, dove dice di sentirsi come a casa.
Microstoria e grandi storici qui a due passi, in quel paese un po' triste che pure dà accesso alla parte più nascosta della vera bellezza.
Il volume, parte della collana Friuli d'autore che il Messaggero editò una ventina di anni fa e che sto cercando di ricostruire, sonnecchiava sullo scaffale da allora, sfidando la mia prontezza ad affrontarlo.
Bisogna pur essere franchi con se stessi: non sono pronto, o forse non sono più pronto. Portato il libro a Roma in un recente viaggio di lavoro, ho iniziato a saltare parti del testo che trovavo indigeribili, per poi risolvermi a interrompere la lettura. 
Tra l'ammirato e il dubbioso mi sono confrontato con la capacità di un autore (come già la Cantarella, in una recente lettura) di estrapolare tutta una serie di conclusioni da indizi come una frase detta o non detta, un libro citato, quei pochi fatti da cui può muovere una reale conclusione storica.
Confermando l'ammirazione e riconoscendo che non altrimenti potrebbe procedere un tentativo di microstoria su vicende e persone di 800 anni fa, ammetto che non fa per un me.

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