mercoledì 24 agosto 2022

Monte Festa

Trovata un'insperata sponda in mio figlio, per un'escursione necessariamente breve in giornata di partita, scelgo un altro "sentiero della Memoria", l'ascensione del Monte festa da Interneppo.

La pista che sale da poco sopra il paese è una comoda mulattiera, che in diversi punti abbandoniamo in favore del sentiero che ci permetto un discreto risparmio di strada.

Sulla strada si aprono scorci di un panorama suggestivo, la distanza rende attraente persino il vituperato lago di Cavazzo.

La cima raggiunta in un paio d'ore offre diverse sorprese, tanto l'ampio panorama che spazia sino a Tolmezzo, quanto il Forte, costruzione molto particolare scavata nella roccia sommitale.
Escursione facile e di indubbio interesse.


 

Pal Piccolo

Per l'uscita di Ferragosto l'escursione sta diventando una piacevole tradizione.

Opto per un grande classico, l'ascensione del Pal Piccolo, che affrontiamo dal lato italiano, tralasciando il lato austriaco per alcune difficoltà segnalate.

In un paio di ore di agevole camminata raggiungiamo le trincee che costellano la parte immediatamente sottostante la cima. Sono molti i sentieri che permettono di visitare le centenarie installazioni militari, si potrebbe camminare veramente a lungo percorrendole tutte.

Sulla cima si è indecisi se indugiare sulla bella visuale sul versante austriaco e sulla valle del But, oppure riflettere sulle condizioni di vita di coloro che combatterono su questa cima, in trincee opposte i cui resti permettono, come in pochi altri luoghi, di avere veramente contezza di quanto breve fosse la distanza tra la vita a la morte per quegli uomini.

Il ritorno è ancor più rapido con una piccola variante sulla pista del Freikofel, per poi fare una breve passaggio a Mauten prima del rientro a casa.





Quei bacchettoni dei finlandesi

Difficile trattenersi dal pensare che a Sanna Marin vogliano farla pagare per essere donna, giovane, bella e potente.

Manco fosse un accenno di rissa tra Juric e Vagnati, circolano sui video in cui fa cose, come ballare o cantare, tra le più innocenti e naturali che si possano aspettare da una persona di quella età.

Chiaro che le polemiche hanno matrice politica, il fatto che siano possibili ci dà la vera notizia, che ci sono i bacchettoni anche nei "popoli nordici a noi superiori".


Quando sono in curva nord

Dopo 40 anni, inizia il primo campionato in curva, inevitabile approdo. 

Si vede bene?

Non è questo il punto, come ben capisce chi sa cogliere la differenza tra andare a vedere una partita e andare a tifare la propria squadra


Un parlamento di nominati

Mai come in questa occasione (complice la diminuzione del numero dei parlamentari) la formazione delle liste è stata vissuta come un thrilling, un'ordalia.

Per forza.

Con questa (e con le precedenti) leggi elettorali, la formazione delle liste è di fatto un atto di nomina, visto che tra collegi sicuri e liste bloccate tre quarti dei nuovi parlamentari sono già noti.

Normale che gli esclusi "eccellenti" l'abbiano presa male, come i dirigenti locali che hanno dovuto lasciare il posto ai "visitors".

Non è democrazia questa, francamente assomiglia di più alla legge Acerbo che ad una vera procedura elettorale.

domenica 21 agosto 2022

Fare la nostra parte per questo nostro difficile paese

A Piero Angela il Presidente Mattarella ha riservato parole non banali:  
"Provo grande dolore per la morte di Piero Angela, intellettuale raffinato, giornalista e scrittore che ha segnato in misura indimenticabile la storia della televisione in Italia, avvicinando fasce sempre più ampie di pubblico al mondo della cultura e della scienza, promuovendone la diffusione in modo autorevole e coinvolgente.
Esprimo le mie condoglianze più sentite e la mia vicinanza alla sua famiglia, sottolineando che scompare un grande italiano cui la Repubblica è riconoscente".

Grande italiano.
La Repubblica è riconoscente.

Difficile immaginare un orgoglio più grande, peccato non lo possa provare il destinatario, che però ha avuto l'idea di lasciare un ultimo messaggio, denso di insegnamenti come la sua vita e la sua attività professionale.

«Cari amici, mi spiace non essere più con voi dopo 70 anni assieme. Ma anche la natura ha i suoi ritmi. Sono stati anni per me molto stimolanti che mi hanno portato a conoscere il mondo e la natura umana.
Soprattutto ho avuto la fortuna di conoscere gente che mi ha aiutato a realizzare quello che ogni uomo vorrebbe scoprire. Grazie alla scienza e a un metodo che permette di affrontare i problemi in modo razionale ma al tempo stesso umano.
Malgrado una lunga malattia sono riuscito a portare a termine tutte le mie trasmissioni e i miei progetti (persino una piccola soddisfazione: un disco di jazz al pianoforte…). Ma anche, sedici puntate dedicate alla scuola sui problemi dell’ambiente e dell’energia.
È stata un’avventura straordinaria, vissuta intensamente e resa possibile grazie alla collaborazione di un grande gruppo di autori, collaboratori, tecnici e scienziati.
A mia volta, ho cercato di raccontare quello che ho imparato.
Carissimi tutti, penso di aver fatto la mia parte. Cercate di fare anche voi la vostra per questo nostro difficile paese.

Un concentrato di valori.
La consapevolezza della propria fortuna; il valore dell'apprendimento; la gratitudine; il desiderio di trasmettere la conoscenza.
Ma soprattutto, nella parte finale, il richiamo al dovere, che ciascuno ha, di fare la sua parte nella sua comunità.

Il cuore del messaggio è la parola "difficile"; l'Italia lo è soprattutto per la sua incapacità di sottrarsi al familismo amorale e all'individualismo, ed è purtroppo facile prevedere che l'appello finirà dai più inascoltato.

giovedì 18 agosto 2022

Milan Udinese, 13 agosto 2022

Continua il 2022 delle trasferte, approfitto di data ed orario favorevole per tornare a San Siro dopo quasi vent'anni.
Trovo un posto in corriera con l'Udinese Club Friuli, così i ragazzi oltre a vedere il Meazza possono fare anche l'esperienza di una autentica gita anni Ottanta. Partenza ore 11, sosta pipì, panini nel parcheggio dello stadio. 
Il tempio è sempre lì, grande e maestoso. Mi chiedo come si possa pensare di demolirlo, oltre che i motivi sentimentali, di fronte al problema di spostare e smaltire il materiale di risulta.
Partita vivace e divertente, non attendibile sulla forza delle due squadre, comunque evidentemente diversa. L'Udinese non sbraca, contrariamente a quanto temuto. 
Il gruppetto dei ragazzi cui ci uniamo fatica a fare sentire la sua voce in uno stadio pieno e caloroso, colmo di orgoglio e amore per una squadra sempre bella a vedersi, e che dà l'impressione di una inusuale capacità di creare occasioni offensive.
Non si molla, a portarci qui è una passione che prescinde dai nomi dei calciatori, dalla prestazione, dai risultati.

Ci facciamo i chilometri
Superiamo gli ostacoli
Solo per te
Udinese Alè

Bravi guaglioni e brutti cioffi

Il vecchio tifoso che rimpiange e pretende le "cold nights in Stokes" non è stato certo l'unico a restare commosso di fronte al bel video con il quale Dries Mertens ha salutato, qualche giorno fa, i tifosi napoletani. 
"Ciro" è evidentemente una persona che ha compreso quanto la vita gli ha dato, tra cui la possibilità di divertirsi moltissimo, circondato da un amore sconfinato e giocoso.
E che restituire, oltre a parole belle e sincere di ringraziamento e di identità, il rispetto per tanta passione, valeva di più di qualche gol e qualche partita in Champions alla Juve.
Allora ci può ancora essere, il rispetto per i tifosi.
Mi chiedo cosa ne pensi "Uno-di-noi-Gianpiero-Pinzi", già bandiera bianconera, per il quale i compassatissimi tifosi friulani scesero in piazza al momento della cessione, acclamato anche da ornamentale membro dello staff per la sua dedizione e attaccamento alla maglia (presunte, diremmo ora).
È andato al Verona, a fare il vice di un allenatore di cui mi sfugge il nome, peraltro sconosciuto anche ai giornalisti sportivi fino a pochi mesi fa, prima che una società desse la panchina di serie A a lui, che aveva allenato solo in quarta serie.
Dio li fa e poi li accoppia, anche quelli che chiamano professionismo l'ingratitudine, accompagnata in questo caso dall'improntitudine di una scelta clamorosamente autolesionista anche in una prospettiva di carriera.

giovedì 11 agosto 2022

C'è un giudice a Verona

La lettera che il dottor Vincenzo Semeraro, giudice di sorveglianza, si è sentito di dover scrivere dopo il suicidio di Donatella, è un documento che strazia, fa riflettere, amareggia e fa sperare al tempo stesso.
La strage silenziosa che avviene nelle nostre carceri è un dramma e una vergogna cui si aggiunge il dippiu del silenzio, della dimenticanza, su un argomento tra i meno "spendibili" nel dibattito pubblico, sicuramente il meno conosciuto e spiegato (salvo i soliti quattro gatti, spelacchiati e perlopiù radicali).
Quarantanove suicidi dall'inizio dell'anno:
di per sé un dato enorme, un gigantesco atto di accusa al sistema, come ha ammesso il dottor sistema addossandosi la responsabilità di un fallimento.
Al di là dei drammi personali, molto semplicemente è l'incapacità dello stato di pretendere da se stesso il rispetto delle regole che si è dato, come è reso evidente dalla drammaticità della situazione carceraria, ad essere chiamata in causa. 
Confermando che dove c'è strage di diritto, c'è strage di persone.
Eppure eppure, fa capolino un barlume di speranza. 
Leggere di un giudice che spiega di avere a che fare con delle persone, non con dei detenuti; che si reca personalmente negli istituti per conoscere, singolarmente, le persone della cui vita deve decidere; che soffre per il suicidio di Donatella, del quale è l'ultimo probabilmente ad avere colpa; che è capace di chiedere scusa; sono cose cui, sinceramente, dottor Semeraro, non ci ha abituato la nostra magistratura. 
Eravamo sfiancati dall'attesa: ora sappiamo che c'è un giudice a Verona.

martedì 9 agosto 2022

L' era della suscettibilità

di Guia Soncini

Polemista intelligente e consumata, Guia Soncini ha buon gioco a prendersela con la stupidità dei tempi, nella sua specifica declinazione costituita dal diritto/dovere di indignarsi. 
Molti dei riferimenti vengono dall'America, ove sono avanti con la cancel culture, con il politicamente corretto portato all'estremo e retroattivo: e non si sa se dobbiamo temere che arriveremo anche noi, a essere come loro, o ci salverà il nostro disincanto da Old Europe.
La "morte del contesto", il "feticismo della fragilità", l'"indignazione deperibile", la "premessite" sono il comodo bersaglio dell'ironia dell'autrice, dalla parte è cui facile sentirsi illudendosi di essere colti e disincantati al suo pari.   
Certo ha il fegato di sfidare sul loro terreno, i social, i protagonisti della facile indignazione del momento; magari non quello di non starci, sui social.
L'argomento consente di esercitarsi su una considerevole mole di idiozie generate dalla dittatura degli offesi; un po' di divertimento come contropartita dell'ammissione che hanno vinto loro, ahi, miscelata con nostalgia di quando "la fine di Andreotti" spopolava su Cuore. E, aggiungo io, di quando Banfi poteva cantare "Benvenuti a 'sti frocioni" (ci starebbe nel capitolo "pensa oggi", Guia). 
Il vantaggio della politica identitaria è che ti libera dal peso della tua inadeguatezza, inadeguatezza che spesso è la tua principale identità. Eh già, non siamo tutti uguali, ci sono i più belli e i più intelligenti, gli altri rosicano e si indignano.   

giovedì 4 agosto 2022

Postcards from Fusine

Lo spettacolo, a Fusine, era comunque garantito. Le Giulie sono ricoperte dalla fantastica foresta di Tarvisio che fa da contorno a due specchi d'acqua che sembrano messi lì per ricordare quale sia l'unica cosa essenziale. Uno scenario unico che James Blunt ha onorato con 90 minuti di buona musica, senza risparmio di energie (fan diving compreso) e concedendo al pubblico tutti i suoi pezzi più noti, assieme al meno noto, ma staordinariamente commovente "Monsters" dedicato al padre.
Bravo, classe!
Scaletta del concerto 
Breathe
Wise Men
Carry You Home
Adrenaline
High
Goodbye My Lover
Smoke Signals
I Really WAnt You
Love Under Pressure
Postcards
So Long Jimmy
Same Mistake
Monters
Cuz I Love you
You’re Beautiful
Stay The Night
Ok
BIS
Bonfire Heart
1973
Gli appuntamenti del terzo weekend