domenica 13 novembre 2016

Coreide (1)

Nella mia trentacinquennale frequentazione dello stadio Friuli ho acquisito un profondo patrimonio conoscitivo dei cori da stadio.

Mi piacciono, li apprezzo come forma d'arte popolare, li infliggo ahiloro ai miei figli.

Ci ho anche ragionato sopra, pratica assai singolare, provando a riconoscere i motivi musicali, a trovare i tratti ricorrenti, a immedesimarmi negli autori.

I cori dei nostri tifosi girano attorno 10-15 parole, sempre quelle, a descrivere il piccolo mondo di noi malati di calcio, che però colora le nostre domeniche.


Udinese e bianconero la fanno da padrone, ovviamente, assieme ai vari Alè, Olè, dai: l'incitamento e il suo oggetto.
C'è poi quello che chiediamo ai nostri beniamini: soprattutto la lotta, e la capacità di non mollare, l'amore per la maglia.
Magari tanti bei goal. E, solo se si può, la vittoria, vincere.
Vincere per il tifoso che è pronto a cantare, la squadra la segue ovunque e non la lascia mai da sola. Pronto a soffrire, ma con tutto l'orgoglio che dà il legame a questa squadra, simbolo di una gente e di una città.
Un amore che durerà finchè vivrà.

Il tutto è mirabilmente condensato nel coro del momento:
Siamo l’armata bianconera,
noi, siamo la curva nord.
Anche nel tuo peggior momento
giuro: io ti accompagnerò.
Bianconero è il color
che ci sale dal cuor
forza vinci solo per la curva nord

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