Mi piacciono, li apprezzo come forma d'arte popolare, li infliggo ahiloro ai miei figli.
Ci ho anche ragionato sopra, pratica assai singolare, provando a riconoscere i motivi musicali, a trovare i tratti ricorrenti, a immedesimarmi negli autori.
I cori dei nostri tifosi girano attorno 10-15 parole, sempre quelle, a descrivere il piccolo mondo di noi malati di calcio, che però colora le nostre domeniche.
Udinese e bianconero la fanno da padrone, ovviamente, assieme ai vari Alè, Olè, dai: l'incitamento e il suo oggetto.
C'è poi quello che chiediamo ai nostri beniamini: soprattutto la lotta, e la capacità di non mollare, l'amore per la maglia.
Magari tanti bei goal. E, solo se si può, la vittoria, vincere.
Vincere per il tifoso che è pronto a cantare, la squadra la segue ovunque e non la lascia mai da sola. Pronto a soffrire, ma con tutto l'orgoglio che dà il legame a questa squadra, simbolo di una gente e di una città.
Un amore che durerà finchè vivrà.
Il tutto è mirabilmente condensato nel coro del momento:
Siamo l’armata bianconera,
noi, siamo la curva nord.
Anche nel tuo peggior momento
giuro: io ti accompagnerò.
Bianconero è il color
che ci sale dal cuor
forza vinci solo per la curva nord
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