di Leonardo Sciascia
“- I nodi, alla fine,
vengono al pettine.
-
Se c’è il
pettine”
Questo scambio di battute varrebbe da solo, come si direbbe
in altri ambiti, il prezzo del libretto.
Rileggere “Il contesto”, ovviamente non riuscendo nemmeno
stavolta a comprenderlo appieno, è qualcosa a metà fra un piacere ed un dovere
verso se stessi.
La chiave di lettura collegata al periodo in cui fu scritto,
ben percepibile, si sovrappone alla accennata struttura da giallo. La
riflessione sull’errore giudiziario e sul ruolo del giudice nel noto dialogo
fra Riches e Rogas vale una mezza dozzina di trattati di filosofia del diritto,
e forse tanta comprensione della nostra storia.
Il tutto con la solita prosa sciasciana che fa insieme
ammirazione ed invidia.
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