lunedì 25 gennaio 2016
Divagazioni ed inezie (1)
I tempi non sospetti sono l'anticamera della realtà
venerdì 22 gennaio 2016
Errori che capitano
Ho sempre confidato nell'intelligenza delle persone.
Quasi sempre ho sbagliato.
Quasi sempre ho sbagliato.
martedì 19 gennaio 2016
Come on, Francesco!
Francesco Guidolin è il nuovo allenatore dello Swansea.
Il più grande allenatore della storia dell'Udinese, il decano delle panchine in serie A fra i mister in attività (ci sarebbe il Trap 3mo assoluto, lui è il 7mo), il protagonista delle migliori fasi della storia recente in tutte le squadre in cui si è trovato ad insegnare calcio, riparte per una nuova avventura.
La capacità e le conoscenze calcistiche sono tali da far premio su un carattere introverso che ha di certo influito sulla carriera cui avrebbe potuto aspirare uno così, e lo faranno emergere anche nel campionato top del mondo.
Resta un po' di rimpianto per non aver corrisposto del tutto l'amore che lui ha dato ai nostri colori e alla nostra terra, fino al punto da rinunciare ad occasioni importanti per il solo accarezzare il sogno, fors'anche ingenuo nel calcio 2.0, di essere per sempre bianconero.
Come Totò. Una vita da tifosi abbiamo atteso il campione (l'allenatore) che diceva no alla grande squadre perchè voleva chiudere la carriera nella nostra Udinese. Quando l'abbiamo avuto, nessuna riconoscenza e solo critiche per il suo essere così musone, così pessimista, così... friulano! Nemmeno i meriti tecnici di aver costruito la favolosa squadra del 2010-2011 (l'anno prima 15mo posto con D'agostino Pepe e Floro in più), di aver sempre offerto un calcio propositivo e volitivo gli sono stati riconosciuti. Con lui ce la siamo sempre giocata alla pari delle grandi.
Nel terzetto dei migliori di sempre con Zac e Spalletti, a te la palma del nostro favorito.
Nel terzetto dei migliori di sempre con Zac e Spalletti, a te la palma del nostro favorito.
Grande Francesco, solo un immenso GRAZIE, e diglielo ai gallesi: STIN CALMUS.
Questi i risultati delle sue stagioni alla guida delle zebre:
anno | partite | vinte | nulle | perse | punti | piazzamento |
1998-1999 | 34 | 16 | 6 | 12 | 54 | 6° |
2010-2011 | 38 | 20 | 6 | 12 | 66 | 4° |
2011-2012 | 38 | 18 | 10 | 10 | 64 | 3° |
2012-2013 | 38 | 18 | 12 | 8 | 66 | 5° |
2013-2014 | 38 | 12 | 8 | 18 | 44 | 12° |
totale | 186 | 84 | 42 | 60 | 294 | |
media | 16,8 | 8,4 | 12 | 58,8 |
Classifica del triennio 2010-2013:
Milan | 234 |
Juventus | 229 |
Napoli | 209 |
Udinese | 196 |
Lazio | 189 |
Inter | 188 |
Roma | 181 |
Fiorentina | 167 |
Parma | 151 |
Catania | 150 |
Chievo | 140 |
Bologna | 137 |
Cagliari | 135 |
Genoa | 131 |
Palermo | 131 |
lunedì 4 gennaio 2016
Bilanci preventivi
Divertissement semiserio, vietato ai superstiziosi e ai refrattari ai bilanci esistenziali.
Bilanci preventivi, per la precisione.
Si tratta di stimare, rispetto a determinati eventi più o meno significativi della vita, quanti ne vivremo ancora, considerando il tempo che trascorreremo ancora su questa valle di lacrime.
Come mia abitudine, ho predisposto all'uopo un foglio di calcolo.
Si imposta la data di nascita e una data da cui fare il calcolo (1 gennaio 2016). Per ogni evento si imposta l'età ultima in cui si presume le forze ci consentono l'evento, e la frequenza annua in cui esso si verificherà da qui ad allora.
Il foglio, previo calcolo dei giorni disponibili, restituisce il numero di volte in cui l'evento si verificherà (andrebbero evitati gli appuntamenti annuali, lì il calcolo è già fatto).
Estremamente semplice, fatta salva tutta una serie di presunzioni facilmente desumibili.
Allego un test compilato con eventi a caso, che ne esplicita l'utilità: se calcolo che mi avanzino 22 vacanze all'estero, dovrò selezionare i posti che desidero assolutamente vedere.
domenica 20 dicembre 2015
Dice: "ama il prossimo tuo". Una parola...
Ne ho abbastanza di quelli che non si sanno comportare
ne ho abbastanza di quelli che non si mettono nei panni altrui
ne ho abbastanza di quelli che twittano su argomenti di cui non sanno nulla
ne ho abbastanza di quelli che si concedono ciò che agli altri contesterebbero violentemente
ne ho abbastanza di quelli che a furia di whatsappare si sono scordati come si parla
ne ho abbastanza di quelli che non hanno mai provato il reciproco piacere che può dare una gentilezza fra sconosciuti.
Ne ho abbastanza dell'ignoranza.
Mi sa che me ne starò un po' da solo.
martedì 15 dicembre 2015
Il bello del calcio
E' immaginare una squadra di serie C (chiamiamola con il suo nome) che dopo averne eliminata una di A ne affronta un'altra, senza quindi l'effetto sorpresa.
Immaginare che fuori casa se la gioca alla pari nel primo tempo, sfiorando il vantaggio più volte.
Immaginare il gol che conclude un fantastico contropiede e le regala il sogno.
Un fantastico portiere che si oppone ai tiri che da tutte le parti gli scagliano gli assedianti. La squadra rimane in dieci per infortunio a sostituzioni finite, a poco dal novantesimo; il recupero scorre e l'impresa è ad un passo, basta respingere la palla che verrà buttata in mezzo l'ultima punizione.
Quella palla finisce in rete.
Un colpo al cuore e un colpo all'anima.
Quanti ne faranno nei supplementari i più forti, in undici contro dieci? A dire il vero, pronti via, una clamorosa traversa appare suggellare il destino beffardo dei guerrieri in grigio: non è destino, ragazzi.
Ancora miracoli dell'eroe con il numero 12.
Le squadre sono stanche, è chi ha dei sogni a trovare ancora la forza per uno scatto in più. A cinque minuti dai rigori, uno scambio in velocità mostra cos'erano i gol dei veri centrattacco d'antan.
Il sogno è servito.
Gagliardia, velocità, idee chiare, coraggio.
L'essenza dello sport e la favola del più debole che batte il più forte contro ogni pronostico, che è lo specifico del calcio.
Stasera spettacolo ed emozioni.
L'essenza dello sport e la favola del più debole che batte il più forte contro ogni pronostico, che è lo specifico del calcio.
Stasera spettacolo ed emozioni.
Bravo Gregucci.
Vannucchi su trasnfermarkt è quotato 50.000,00 euro, quasi quasi lo compro io.
FORZA GRIGI
domenica 13 dicembre 2015
Serata nera
Brutta giornata che ci riporta indietro di 25 anni, quando con certe squadre già giocarsela era un successo, pur se nell'ambito di una sconfitta scontata.
L'atteggiamento giusto, la buona prestazione, il fatto che la sconfitta sia legata a clamorosi errori tecnici individuali, paradossalmente qualificano il livello scadente della rosa.
A mio avviso fanno risaltare i meriti del tecnico, da cui più non si può chiedere di quello che la squadra ha messo in campo ieri: atteggiamento propositivo, giusta chiave per mettere in difficoltà l'avversario (il pressing altissimo), ottima motivazione. Poi se si fanno tre retropassaggi-assist si perde anche contro una squadra di B.
Al netto delle assenze è chiaro che il problema è l'attacco. A parte Thereau (grandissima condizione, ma segna solo fuori) solo un goal fra Aguirre e Totò (che voglia smettere perchè capisce di non essere più decisivo?).
Ieri mancavano oltre all'uomo simbolo Badu, Felipe (mai visto così in palla a Udine) e Danilo (mi sbilancio: fra i migliori 5 difensori del campionato), ma la vera assenza è quella di Zapata. Con 3-5 gol che avrebbe sicuramente marcato, sarebbe un'altra classifica: è lui la polizza-salvezza.
La sconfitta di ieri, comunque, credo i ragazzi se la ricorderanno e ne terranno memoria per il ritorno: IL 24 APRILE TUTTI A MILANO!
martedì 8 dicembre 2015
Giudizio universale
Quand'ero ragazzo sulla rivista "Cuore" di Michele Serra l'ultima pagina era dedicata alla rubrica "Giudizio universale". Si poteva scrivere (non c'erano ancora le mail) ed indicare le tre cose per le quali vale la pena vivere, loro facevano la classifica dei valori più votati. Andò avanti per mesi, se non ricordo male era partita a due fra l'amore e la figa, con ben piazzati anche "la fine di andreotti" o "la figlia di bossi che sposa un negro"
Su internet si troveranno immagino molte classifiche di questo genere, tipo questa.
L'esercizio è un mero divertissement, ma può aiutare ad una riflessione sulle cose che si ritengono importanti in un momento della vita.
Del tutto personale, soggettivo, transeunte, e ovviamente condizionato dall'idea che si ha di sè.
Ci ho provato a farlo, sulla soglia ormai superata dei quarantanni; ovviamente contano parecchio l'ordine e le cose che sono rimaste fuori (il sesso, i viaggi, la solidità finanziaria, le bellezze artistiche, e moltissimo altro).
Di certo sulla capolista non ho il minimo dubbio.
Eccolo:
Di certo sulla capolista non ho il minimo dubbio.
Eccolo:
Avere qualcuno che trepida per te
Evitare il dolore fisico e la malattia
Capire di essere una persona stimata
Sperare che tuo figlio un giorno dica che sei la migliore persona che ha conosciuto
Avere successo nel lavoro
Dalla cima di una montagna mostrarle cosa si vede laggiù
Sfogliare il nuovo libro appena comprato
Rendere orgogliosi papà e mamma
Far ridere un amico con il nuovo calembour
Totò che segna il 2-1 in rimonta con la Juve al 94mo
lunedì 7 dicembre 2015
Vuoto a cinque stelle
Ferrara è un grande campione dell'insulto politico, impreziosito da una prosa brillante e da un'intelligenza con poche pari:
La favola a sbafo del grillino vincente ha passaggi irresistibili su un bersaglio sin troppo facile, l'inutilità dei pentastellati, ovvero "la banda del buco antipolitico che ha preso un sacco di voti inutili con il sostegno castale degli anticasta, giornali e televisioni, e li ha buttati nel cesso della propria ignoranza crassa, di una spavalda e insultatrice inanità".
Ci vuol poco a capire, ma non è facile dire cosi bene che "sono fuori da tutto, fuori dal mondo reale, fuori dalla politica vera il cui ritmo è scandito dalla tentata ripresa economica, dalle guerre dei combattenti islamici, perfino dalla kermesse ecosostenibile di Parigi, ma non da loro, non dalle loro trovate, non dalla loro falsa furia apocalittica, dalle loro proposte di legge per dare un po’ di soldi a tutti quanti e altre cazzate di cittadinanza".
Il vero e solito bersaglio, manco a dirlo, sono gli intellò nostrani che non la piantano di "raccontare a sbafo la favola vincente dei grillini",
Il vero e solito bersaglio, manco a dirlo, sono gli intellò nostrani che non la piantano di "raccontare a sbafo la favola vincente dei grillini",
Destino infame
La storia tragica di Bennetta Betbadal, la cristiana fuggita dall'Iran e uccisa a San Bernardino:
Nel 1987 la donna aveva abbandonato l'Iran khomeinista per trovare rifugio in America dall'estremismo islamico. I jihadisti l'hanno uccisa negli Stati Uniti.
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