Ferrara è un grande campione dell'insulto politico, impreziosito da una prosa brillante e da un'intelligenza con poche pari:
La favola a sbafo del grillino vincente ha passaggi irresistibili su un bersaglio sin troppo facile, l'inutilità dei pentastellati, ovvero "la banda del buco antipolitico che ha preso un sacco di voti inutili con il sostegno castale degli anticasta, giornali e televisioni, e li ha buttati nel cesso della propria ignoranza crassa, di una spavalda e insultatrice inanità".
Ci vuol poco a capire, ma non è facile dire cosi bene che "sono fuori da tutto, fuori dal mondo reale, fuori dalla politica vera il cui ritmo è scandito dalla tentata ripresa economica, dalle guerre dei combattenti islamici, perfino dalla kermesse ecosostenibile di Parigi, ma non da loro, non dalle loro trovate, non dalla loro falsa furia apocalittica, dalle loro proposte di legge per dare un po’ di soldi a tutti quanti e altre cazzate di cittadinanza".
Il vero e solito bersaglio, manco a dirlo, sono gli intellò nostrani che non la piantano di "raccontare a sbafo la favola vincente dei grillini",
Il vero e solito bersaglio, manco a dirlo, sono gli intellò nostrani che non la piantano di "raccontare a sbafo la favola vincente dei grillini",
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