sabato 2 ottobre 2021

Storia dell'America Latina contemporanea

 di Loris Zanatta


Dopo qualche indecisione dovute all'alternativa con un altro testo, mi sono deciso per questo libro, dal titolo perfettamente centrato su uno degli argomenti di maggiore interesse per me. 

La lettura dei primi capitoli, dedicati alle premesse rispetto al periodo considerato (retaggio coloniale e indipendenza),  mi ha destato qualche perplessità, legata ad una apparente indeterminatezza dei fatti narrati.

Si tratta in effetti di una caratteristica di quella che ha le peculiarità di una storia globale (riguarda una comunità di dimensioni continentali), e che poi si è dimostrata un punto di forza.

L'autore infatti, anzichè seguire fatti e vicende delle singole nazioni, ne individua i tratti comuni e con una notevole capacità di sintesi enuclea tanto i tratti che si mantengono costanti nel tempo, quanto quelli che rendono peculiari i singoli periodi analizzati.

Vengono così fatte oggetto di continua attenzione la tendenza culturale a considerare la società un complesso organico, e non un insieme di classi in conflitto; il ruolo della chiesa e dei militari; il rapporto spesso controverso con gli Stati Uniti; le differenze sociali rispetto alla ampia categoria degli "esclusi"; più di tutto, l'accidentato percorso verso mature istituzioni democratiche, che appare essere il principale parametro di giudizio dell'autore, incline a considerare l'America Latina parte integrante dell'Occidente.

Dall'epoca liberale al suo tramonto, a quella del populismo e dell'influenza della guerra fredda; dal ciclo rivoluzionario a quello controrivoluzionario; dalla "decada perdida" alla democrazia ritrovata, all'età del neoliberalismo, all'epoca che sconfina nell'attuale in cui sembrano alfine consolidarsi delle tendenze che vedono consolidarsi delle democrazie simili a quelle europee.

Felice è la scelta di inserire in numerosi "box" che affiancano la trattazione la descrizione delle vicende dei singoli Paesi e delle personalità di maggior rilievo, che consente di non perdere un punto di vista maggiormente analitico su fatti e persone molto note, ed altre meno note. 

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