Quand'ero ragazzo sulla rivista "Cuore" di Michele Serra l'ultima pagina era dedicata alla rubrica "Giudizio universale". Si poteva scrivere (non c'erano ancora le mail) ed indicare le tre cose per le quali vale la pena vivere, loro facevano la classifica dei valori più votati. Andò avanti per mesi, se non ricordo male era partita a due fra l'amore e la figa, con ben piazzati anche "la fine di andreotti" o "la figlia di bossi che sposa un negro"
Su internet si troveranno immagino molte classifiche di questo genere,
tipo questa.
L'esercizio è un mero divertissement, ma può aiutare ad una riflessione sulle cose che si ritengono importanti in un momento della vita.
Del tutto personale, soggettivo, transeunte, e ovviamente condizionato dall'idea che si ha di sè.
Ci ho provato a farlo, sulla soglia ormai superata dei quarantanni; ovviamente contano parecchio l'ordine e le cose che sono rimaste fuori (il sesso, i viaggi, la solidità finanziaria, le bellezze artistiche, e moltissimo altro).
Di certo sulla capolista non ho il minimo dubbio.
Eccolo:
Avere qualcuno che trepida per te
Evitare il dolore fisico e la malattia
Capire di essere una persona stimata
Sperare che tuo figlio un giorno dica che sei la migliore persona che ha conosciuto
Avere successo nel lavoro
Dalla cima di una montagna mostrarle cosa si vede laggiù
Sfogliare il nuovo libro appena comprato
Rendere orgogliosi papà e mamma
Far ridere un amico con il nuovo calembour
Totò che segna il 2-1 in rimonta con la Juve al 94mo