di Michele Mari
Nel mondo fantastico di Michele Mari si incontrano uomini-morchia, libri che parlano, etichette metalliche fedeli, incubi che sono più veri della realtà, doppi ovunque.
Protagonista è il rapporto con le cose conservate, collezionate ed amate, al punto da diventare parte della persona che detenendole dà loro vita, ma al tempo stesso le accoglie come parte della propria, e della loro stessa identità.
Ansia di dover cercare la prossima parola sul vocabolario, dubbi costanti sulla probabilità che sfugga una citazione o il senso di una delle molteplici invenzioni. Letteratura pura.
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