lunedì 24 ottobre 2022
E ora sono cazzi
domenica 23 ottobre 2022
Forza ragazzi یالا بچه ها
Il rovescio (i rovesci) del diritto
Commentando stamane con un amico quanto ci fosse sembrato didascalico il libro di Cassese, abbiamo convenuto come la lettura non potesse aggiungere molto, in termini di conoscenze e riflessioni, a degli accaniti ascoltatori di radioradicale ed in particolare della rubrica "Il rovescio del diritto" di Gian Domenico Caiazza.
Il presidente della Unione della Camere penali è una persona, oltre che dotata di saldi valori liberali e di forte spirito combattivo nel difenderli, estremamente abile nello spiegare, con quella sua voce calda e rassicurante, come certi temi che appaiono astratti concetti per legulei si riflettano in realtà in fatti che possono ricadere rovinosamente sulla vita e sulla libertà delle persone.
Ascoltare per credere, ad esempio, le sue parole di oggi sul tema dell'immediatezza nel processo, declinato in un caso concreto in cui un processo ha visto un volteggiare di giudici che manco la camera d'albergo di George Best negli anni buoni.
mercoledì 19 ottobre 2022
Standing ovation per te
sabato 15 ottobre 2022
Il governo dei giudici
di Sabino Cassese
E vabbè, mi sono fatto fregare.
Da questi libri sul tema del momento, scritti da un venerato maestro (per il quale non stravedo, per inciso), di solito mi tengo alla larga.
Già ero tentato dal titolo che evidentemente allude ad un tema per me molto sensibile... ha fatto il resto un buono IBS ed hoplà, ecco in 3 giorni a casa questo volumetto di 100 pagine, per metà una conferenza riciclata, per la seconda metà un resoconto riassuntivo dei mali della giustizia italiana, infarcito di citazioni per lo più superflue.
I temi affrontati (direi meglio evocati) sono la mancanza di risposta alla domanda di giustizia, descritta dati (dei processi e della loro durata) alla mano, la qualità delle leggi (troppe ed eccessive nella materia penale), l'eccessiva presenza dei magistrati in distacco nei ministeri, la politicizzazione del CSM, lo strapotere dei procuratori e le dinamiche della loro esposizione politica e mediatica, la pretesa di perseguire finalità morali e sociali e non la semplice applicazione della legge.
La questione fondamentale è l'alterazione dell'equilibrio costituzionale dei poteri, con un'indipendenza divenuta autogoverno e pretesto per consentire irresponsabilità e capacità di non rispettare l'indipendenza altrui (ovvero di una politica che ha, piene, le sue colpe nell'aver delegato ai giudici troppi dei suoi compiti).
Manca, solo evocata, una riflessione sugli effetti di molti comportamenti indotti e consentiti dalla situazione descritta sulla vita delle persone, spesso distrutta da indagini del cui esito, se fallimentare, nessuno è chiamato a chiedere conto.