lunedì 24 ottobre 2022

E ora sono cazzi

Un pensiero solidale alla signora Draghi che, da stamane, si ritrova a casa, improvvisamente, questo marito che, per inciso, ha l'aria di voler avere sempre ragione su tutto.

domenica 23 ottobre 2022

Forza ragazzi یالا بچه ها

Sì, è un periodo che ho in mente soprattutto Deulofeu e Samrdzic, Bijol e Success.
Ci sono però degli altri ragazzi, cui il pensiero ed il cuore vanno nei momenti in cui torna la lucidità.



Sono i ragazzi che in Iran rischiano la libertà, le ossa e la vita per dire basta ad un regime che pretende di negare loro tutto quello che rende la vita di un giovane uomo, di una giovane donna degna di essere vissuta, fino a uccidere per una ciocca di capelli lasciata scoperta
Donna vita libertà.
Lo slogan gridato anche dagli uomini è una trilogia potente, parole che diventano un canto che farà storia come Libertè Egalitè Fraternitè.

Forza ragazzi, forza ragazze.
 

Il rovescio (i rovesci) del diritto

Commentando stamane con un amico quanto ci fosse sembrato didascalico il libro di Cassese, abbiamo convenuto come la lettura non potesse aggiungere molto, in termini di conoscenze e riflessioni, a degli accaniti ascoltatori di radioradicale ed in particolare della rubrica "Il rovescio del diritto" di Gian Domenico Caiazza.

Il presidente della Unione della Camere penali è una persona, oltre che dotata di saldi valori liberali e di forte spirito combattivo nel difenderli, estremamente abile nello spiegare, con quella sua voce calda e rassicurante, come certi temi che appaiono astratti concetti per legulei si riflettano in realtà in fatti che possono ricadere rovinosamente sulla vita e sulla libertà delle persone.

Ascoltare per credere, ad esempio, le sue parole di oggi sul tema dell'immediatezza nel processo, declinato in un caso concreto in cui un processo ha visto un volteggiare di giudici che manco la camera d'albergo di George Best negli anni buoni.

mercoledì 19 ottobre 2022

Standing ovation per te

Chissà cosa si prova, a leggere il proprio nome sulle banconote che si usano, a Roma a Parigi a Lisbona, per pagare il caffè, me lo sono chiesto più volte.
Quando venne nominato Governatore della BCE, mi ricordo smossero mari e monti. Mario Draghi era il migliore, l'unico considerato capace alla bisogna di portare fuori l'economia europea dalle peggiori crisi. Come ebbe modo di provare quando con lucidità e determinazione fu poi capace di salvare la moneta europea e i risparmi di milioni di persone, dico non la Salernitana dalla serie B.
Al commiato, terminato il suo mandato, ci fu un'incredibile cerimonia con Mattarella Macron e Merkel che gli tributarono una standing ovation reale e morale, oltre ai più alti riconoscimenti di stima.
Chiamato al capezzale del Paese nel suo peggior momento, ha dato vita ad un governo che ha fornito prova purtroppo inedita di autorevolezza, serietà, spirito di servizio. Basterebbe guardare la Gazzetta ufficiale di questi giorni per comprendere la quantità del lavoro fatto, fino all'ultimo, da un ministero di cui difficilmente vedremo l'eguale.
Un Presidente la cui autorevolezza personale trascinava nei consessi internazionali il prestigio di un intero Paese, capace di comunicare in maniera semplice e diretta, rispettoso delle istituzioni e delle procedure democratiche anche quando il livello di chi lo circondava avrebbe indotto anche un santo a sbottare. 
Padre della patria l'unica definizione possibile, grazie l'unica parola che non è inutile spendere 

sabato 15 ottobre 2022

Il governo dei giudici

 di Sabino Cassese


E vabbè, mi sono fatto fregare.

Da questi libri sul tema del momento, scritti da un venerato maestro (per il quale non stravedo, per inciso), di solito mi tengo alla larga.

Già ero tentato dal titolo che evidentemente allude ad un tema per me molto sensibile... ha fatto il resto un buono IBS ed hoplà, ecco in 3 giorni a casa questo volumetto di 100 pagine, per metà una conferenza riciclata, per la seconda metà un resoconto riassuntivo dei mali della giustizia italiana, infarcito di citazioni per lo più superflue.

I temi affrontati (direi meglio evocati) sono la mancanza di risposta alla domanda di giustizia, descritta dati (dei processi e della loro durata) alla mano, la qualità delle leggi (troppe ed eccessive nella materia penale), l'eccessiva presenza dei magistrati in distacco nei ministeri, la politicizzazione del CSM, lo strapotere dei procuratori e le dinamiche della loro esposizione politica e mediatica, la pretesa di perseguire finalità morali e sociali e non la semplice applicazione della legge.

La questione fondamentale è l'alterazione dell'equilibrio costituzionale dei poteri, con un'indipendenza divenuta autogoverno e pretesto per consentire irresponsabilità e capacità di non rispettare l'indipendenza altrui (ovvero di una politica che ha, piene, le sue colpe nell'aver delegato ai giudici troppi dei suoi compiti).

Manca, solo evocata, una riflessione sugli effetti di molti comportamenti indotti e consentiti dalla situazione descritta sulla vita delle persone, spesso distrutta da indagini del cui esito, se fallimentare, nessuno è chiamato a chiedere conto.  

martedì 11 ottobre 2022

E fu subito regime

di Emilio Gentile
Cronaca dettagliata e fondata sulle fonti dei giorni che precedettero, un secolo fa, la formazione del governo Mussolini.
La tesi dell'autore è che non si trattasse di un destino scritto, ma che l'esito della rivolta potesse essere ben diverso se diverse fossero state decisioni ed azioni di alcuni dei protagonisti, il suo intento narrare i fatti dalla prospettiva di chi non sapeva come sarebbe andata a finire.