di Sergio Bartole
Il breve testo raccoglie un contributo del professor Bartole, al quale chiesi la tesi nel lontano 1998, sempre su un argomento correlato alla forma di governo (Referendum e forma di governo).
Il tempo passato da allora evidenzia l'impossibilità di costringere la forma di governo italiano in una delle categorie classificatorie classiche, tanto per i molti fattori che deviano dal modello del parlamentarismo, tanto per la rilevanza di una prassi che fornisce il suo contributo alla definizione del dato normativo quanto la disposizione .
Il testo si inserisce negli studi del professore sulla capacità della nostra costituzione di adattarsi ad interpretazioni e prassi diverse, riuscendo proprio per questo a sopravvivere ai tempi e ad essere "la Costituzione di tutti ".
In particolare nell'ultimo ventennio le discussioni della dottrina si sono soffermate sul ruolo del Presidente, sui vincoli dell'adesione all'Unione Europea, sui rapporti con gli Enti locali, sullo strapotere normativo dell'esecutivo.
Alla delimitazione dei poteri del Parlamento hanno contribuito le possibilità lasciate da un dettato costituzionale aperto, ma anche dalla crisi dei partiti politici.
Nessun commento:
Posta un commento