In due giorni passati ad ascoltare persone che ricordano il loro Maradona, i più fortunati il loro Diego, non ho sentito che parole di ammirazione, di gratitudine, di rispetto.
E' stato più di un calciatore.
Per i compagni ed i colleghi, un leader che pur essendo sideralmente distante per bravura non lo faceva pesare e mostrava di essere uno di loro.
Per i tifosi delle sue squadre è stato il campione del riscatto di chi non è abituato a vincere.
Per gli amanti dello sport era uno dei rarissimi in cui la classe purissima non basta a definire il migliore, e bisogna ricorrere alla categoria del genio.
Per tutti, come Senna, come Alì, è stato quella "fonte di ispirazione" che ha ricordato molti anni fa Sorrentino all'Oscar.
Lalla lallalà...
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