mercoledì 3 giugno 2020

Cima Avostanis

Sono due anni che non parlo delle "mie montagne".
Ma non le ho certo abbandonate.
Con la mente soprattutto, perchè ogni volta che vedo splendere il sole e volgo lo sguardo a Nord, al nostro arco alpino, sogno di essere lassù.
E' una cosa che mi manca sempre tantissimo.
Tra la fine del 2018 e l'anno passato ho fatto alcune uscite, tra cui significativo il da tempo agognato "Iof di Miezegnot", un passaggio al vecchio caro Cuarnan e un paio di gite al Rifugio Nordio - Deffar, al Pura e al rifugio Vault.
Anche ieri ho programmato una gita familiare, che inizialmente doveva puntare al capanno Brunner sopra Cave, ma poi è stata dirottata sul laghetto Avostanis.
Si prevedeva un certo afflusso alla Casera Pramosio, tuttavia il numero di macchine che vi abbiamo trovato è stato veramente sorprendente, abbiamo parcheggiato a diverse centinaia di metri.
Ci siamo quindi incamminati sul facile percorso verso il laghetto, lungo la strada comoda anche se a tratti un po ripida, comunque adatta anche ai meno allenati, per raggiungerlo in poco più di un'ora (abbiamo proceduto a ritmo decisamente lento).
Nel mentre pranzavo in riva al lago a quota 1940, ho sentito che la cima era a solo mezzora, ed ho deciso di staccarmi dalla compagnia per raggiungerla.
Praticamente correndo in circa venti minuto sono giunto al culmine della Cima Avostanis a 2193 metri, godendomi il bel panorama con vista sulla Creta di Timau e su tutto il versante austriaco.
Nel mentre salivo, pensavo che questa non è "la grande bellezza", è "la vera bellezza". 



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