venerdì 17 agosto 2018

Ma come cazzo è possibile?

Rivedo Christian dopo un anno.
L'uomo è forte, saldezza e intelligenza sono inalterate dentro quel corpaccione.
Intravvedo solo alcune piccole crepe nella sua lucidità, ma forse scambio per tali giudizi alterati da informazioni carenti.
Dove abbia trovato tanta forza, non lo so; ma dimentico per un attimo che lui è il migliore di tutti. 
Un anno ristretto nella libertà, senza avere fatto niente. Licenziato, citato per danni per cifre da perdere la casa.
Christian David rischia tuttora di essere vittima di un clamoroso errore giudiziario, oltre che di immeritato accanimento da parte di una amministrazione cui ha dato così tanto, in una vicenda che sarebbe sbagliato definire kafkiana: purtroppo è desolatamente italiana.
I dettagli sono fondamentali per capire come si sia potuti arrivare a tanto, e per chi volesse individuare nomi e cognomi; osservare il quadro d'insieme invece ci spiega cosa può accadere, in questo Paese, a chiunque, basta incappare nella conversazione sbagliata.
Christian però non è chiunque. E' una persona di doti non comuni, con competenze professionali molto sopra la media e straordinaria capacità di empatia che ne facevano un leader naturale, rispettato ed amato, ed un interlocutore stimato da tutti, anche per la modestia e la lealtà (prerogative queste non così frequenti in profili come il suo).
Il migliore, diciamolo senza giri di parole.
Il nostro datore di lavoro se n'era accorto, conferendogli alte responsabilità onorate con un lavoro straordinario traducibile, tra l'altro, in moneta sonante incassata dall'erario. 
Vederlo lassù rallegrava gli amici, ma faceva anche a tutti balenare la speranza che non è vero, che in questo paese il merito non è riconosciuto.
Con quella speranza è finita anche la convinzione che a fare con onestà il proprio dovere, non dico si sia premiati, ma almeno non possa capitare nulla di male.
Ma come cazzo è possibile?

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