sabato 16 novembre 2024

Alessandro il Grande

 di Lorenzo Braccesi

Le biografie non sono il mio genere preferito, ma bisognerà ben fare un'eccezione per uno dei più straordinari esponenti del nostro genere.
O, forse bisognerebbe dire, per l'autore di imprese tra le più straordinarie delle nostra storia.
Perchè dell'uomo, non solo della persona ma a anche dell'uomo pubblico, si sa veramente poco, ed il lavoro dello storico è una non facile "cucitura" tra quanto riportato dalle fonti coeve e ipotesi supportate dalla logica.
Braccesi ovviamente affronta, dopo il tema del rapporto con i genitori e (nel caso del padre) della loro eredità politica, l'evoluzione di un percorso in cui il campione della grecità diventa (anche) l'erede dell'impero egizio e persiano, lentamente staccandosi dalle origini per dar corso al progetto di un impero universale.
Le tensioni che questo passaggio determinò furono probabilmente l'aspetto determinante della vita dell'uomo Alessandro, la capacità di immaginarlo furono la misura della sua eccezionalità, che si confrontava anche con la discussa pretesa di derivare la propria origine dalla divinità


sabato 9 novembre 2024

Lunga è la strada

L'Italrugby nella mia città, nel mio stadio, che occasione!

Dall'altra parte ci sono i Pumas, hanno battuto da poco il Sudafrica, ma noi abbiamo fatto il miglior 6 Nazioni di sempre e vogliamo misuraci.

Il primo dubbio è la scelta del settore... il rugby andrebbe visto dai distinti, ma tradire la Curva Nord... non si può.

La partita è discreta, i Pumas sono di livello superiore, teniamo botta fino al 10 del secondo tempo, poi arriva una grandinata che punisce oltre i meriti, sottolineando una differenza più marcata di quella reale. 

Senza il tifo organizzato la festa che pure c'è è dimezzata, i 20mila presenti al Friuli stentano a farsi sentire.

NB: è la prima volta che vedo l'Argentina, veder calciare quel mancino con il numero 10 mi ha fatto un certo effetto. Si chiama Albornoz, al posto di Zarraga non credo sfigurerebbe troppo.