lunedì 3 gennaio 2022

La felicità del lupo

di Paolo Cognetti


E anche la mia, a prendere in mano un altro libro di Paolo Cognetti.

Quattro storie, quattro persone in cerca di una loro strada nella vita (da trovare, da non perdere, da ricominciare a desiderare), che si ritrovano in un periodo lungo un anno in uno sperduto paese di montagna.

Cercando la felicità, che ognuno insegue a modo suo, un po' come il lupo che certe volte se ne va anche dagli ambienti che sembrano più congeniali, non si capisce perchè 

Lì dove si colgono le cose essenziali, che Cognetti sa descrivere parlando di cosa si prova nel bosco, su una cima, su un rifugio.

E la vera bellezza.

Libro che si legge tutto d'un fiato, e poco dopo già mancano Fausto e Babette, Silvia e Santorso


Quanto dura un attimo

 di Paolo Rossi con Federica Cappelletti


Qualche anno fa, parlando non mi ricordo se ai miei figli, mi domandavo come mai un calciatore dell'importanza di Paolo Rossi non trovasse, almeno nel suo mondo, il riconoscimento ed il ricordo riservato invece a suoi colleghi molto meno illustri.
La grande emozione provocata dalla sua scomparsa, l'unanime partecipazione alla perdita di "un ragazzo come noi", hanno forse spiegato che quella assenza era dovuta alla ritrosia del personaggio a mettersi in mostra, mentre l'affetto e la gratitudine che lo circondavano, pur sommersi, erano sconfinati.
Che gioia ci ha dato, Paolino, quel ragazzo mingherlino capace di renderci orgogliosi davanti a tutto il mondo.
Recentemente ho ascoltato a "due microfoni" prima l'intervista alla moglie, autrice di un nuovo libro più personale, poi quella a Paolo, quando uscì questa sua autobiografia, che ho quindi ho deciso di acquistare.
Il libro gira intorno alla forza di carattere di un predestinato che, sul più bello, cade rovinosamente ma ha la forza di rialzarsi, aiutato da alcune persone che con la loro fiducia gli hanno fornito la forza necessaria, e raggiunge il più alto dei traguardi: contemplando il quale, si rende conto di essere giunto all'apice, e vorrebbe fermarlo, quell'attimo (che così poco dura).
Con sincerità, nonostante l'unanimità dei giudizi positivi sulla persona rendano plausibile la narrazione più agiografica, ho trovato quella del libro eccessivamente fiabesca, come scritta per un libro di buoni sentimenti per ragazzi.
Commovente fino alle lacrime il ricordo dell'ultimo incontro con il vecjo, che chiude il testo.
Ti sia lieve la terra, Paolo.

My wonderful Ligosullo


Una camminata all'aria aperta, tra le nostre montagne, è quello che ci vuole.

Lasciata una città immersa in nebbia e umidità, raggiungiamo l'amata Carnia, e quello che era il suo  più piccolo Comune, in poco meno di un'ora.

Dopo un caffè all'Osteria al Camoscio, lasciamo la macchina nel parcheggio del Castello Valdajer (pieno),  e ci inoltriamo per una salutare passeggiata lungo la strada. A breve raggiungiamo il punto ove gli spazzaneve hanno terminato il loro lavoro, e procediamo sulla strada innevata per circa un 'ora, quando viene l'ora di rientrate.

Ci aspetta ancora il Camoscio, dove accanto ad un autentico fogolar possiamo gustare, senza eccessive pretese, dei piatti tipici in un'ambiente fiabesco.

La vera bellezza.

domenica 2 gennaio 2022

Il migliore dei capodanni

Era da qualche anno una fissa, sempre rimandata nei vari giorni di festa per i soliti motivi.

Stavolta mi sono impuntato, viste anche le condizioni climatiche irripetibili, ed il primo giorno dell'anno sono asceso sulla più classica delle montagne, il monte Cuarnan.

Sarà pure una "mezza montagna", ma non è stata priva di fatica la salita dal solito versante di Montenars, stavolta usando il verso orario. In un paio di occasioni ho avuto la tentazione di fermarmi, ma ho resistito pensando cosa avrei detto ai miei figli sulla necessità di vincere la fatica per arrivare alle vere soddisfazioni. Devo comunque mettermi in testa che nelle mie condizioni questa non è una passeggiata facile facile, ma una ascesa che va fatta con il dovuto rispetto.

Alla base alle 9 (parcheggio di Jouf pieno!), arrivo in cima alle 11.15, con una breve sosta al ricovero Pischiutti poco sotto la base. C'è un sacco di gente, forse una celebrazione di una ricorrenza, alcuni sono in maniche corte vista la temperatura eccezionale. 

Il panorama consente una vista fino al mare, è bello essere lassù e mi trattengo più del solito, anche il tempo di un pisolino goduto come non mai.

La vera bellezza.