domenica 16 giugno 2019

Sarri alla Juve

Maurizio Sarri me l'aspettavo una persona diversa. La Juventus, invece, è proprio lei.

Se c'è qualcosa che assomiglia a un tradimento, sia pure con tutto quanto di meno grave può avere questa parola quando si parla di sport, è questo contratto.
Il punto è semplice. Se Ibra va all'Inter e poi al Milan, se Ronaldo passa alla Juve, i tifosi lo accettano. 
Quando però uno sportivo si identifica con la maglia, si propone come il campione (in senso antico) di una tifoseria, di un popolo, certe scelte non le può fare.
Ma ve lo immaginate De Rossi che va alla Lazio?
Uno come Ancelotti, contattato più volte dall'Inter, una volta lo disse: Non ci vado, ho la mia storia, che mi piace, non posso.
Inutile dire che il calcio è cambiato, che questo è il professionismo, che ha comandare sono i soldi. 
Sono tutte cose che sono compatibili con il rispetto delle emozioni dei tifosi, che sono ciò che alimenta questo business.
Il cliente non ha sempre ragione?
Rispetto per i tifosi-clienti.

lunedì 3 giugno 2019

Ciao

Amici, pordenonesi, colleghi,
prestatemi i vostri schermi (solo per pochi attimi, non temete)
Salve sempre possibili novità, domattina prenderò servizio nel nuovo ufficio. La tempistica con cui è pervenuta l'ufficialità delle nomine, pur lungamente attese, non mi ha permesso di salutar alcuni di voi e ne sono dispiaciuto.
Negli ultimi 57 mesi ho trascorso gran parte del mio tempo nel nostro ufficio, tra di voi. Durante questo periodo ho incontrato alcune grandi delusioni, più d'una delle quali per circostanze occorse a persone a me care; ho avuto diverse soddisfazioni, principalmente connesse alle volte in cui mi avete fatto sentire utile. Mi sono talvolta solennemente incazzato; ho riso, scherzato, sprecato improbabili calembour, abusato della capacità di sopportazione di Mauro. Ho sperimentato (a tratti) gli inestimabili vantaggi ritraibili dell'esercizio della pazienza. Ho provato a offrire le poche, semplici cose che chiedevo a voi: serietà, impegno, applicazione, capacità di comprendere il punto di vista dell'altro. Il tentativo di essere all'occorrenza "Il tipografo che compone bene questa pagina che forse non gli piace". A volte mi sono sentito inascoltato, dolendomene. Ma in onestà devo ringraziarvi per essermi sentito circondato, con rare eccezioni, da un tanto rispetto, talora anche da amicizia, che conservo entrambi come tesori.
Delusione, gioia, rabbia, divertimento, amicizia: in poche parole, un pezzo di vita che si chiude, per me.
Nel dirvi con gratitudine che è stato un piacere condividerlo con voi, conto sulla vostra indulgenza per le volte nelle quali posso aver mancato di prestarvi l'attenzione che vi attendevate, e per le decisioni che possono avervi scontentato.
Vi lascio con l'ultima segnalazione di un articolo pubblicato su "Il sole 24 ore" del 5 maggio scorso, che mi è stato recentemente d'aiuto, nella speranza che possa all'occorrenza servire anche a qualcun altro di voi.

Buon lavoro, e non perdiamoci di vista, eh!

Paolo