sabato 26 marzo 2016

Anche Paolo Poli

Altro grave lutto per il nostro Paese.


Ne ho visto un paio di spettacoli, impressionato dalla genialità espressiva e dalla vitalità. Era un legittimo erede della secolare tradizione del grande teatro italiano, di quelli che ne nasce uno uguale ogni centanni.
Di fronte a certe perdite si ha l'impressione che ci mancherà qualcosa di irripetibile, si rischia di immaginare che non siamo più in grado di produrre personalità di questa fatta.
Ma forse è vero che i grandi uomini si formano, come tutti, al termine di decenni di esperienza alla fine dei quali riconosciamo una grandezza che prima non vedevamo.
E  una nuova generazione già lavora e sogna... 

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