domenica 15 giugno 2025

Bivacco Anita Goitan

Si profilo un pertugio nel groviglio di impegni e maltempo, Riccardo mi dà l'ok, è il weekend giusto per una nuova esperienza in bivacco.

Purtroppo soli ci muoviamo a metà mattinata. In auto  per arrivare al rifugio Pussa ci vogliono 120 minuti, gli ultimi 30 dei quali nella solitaria e selvaggia Val Settimana.

Me la immaginavo simile alla Valcimoliana, con la quale ha in effetti dei tratti in comune, non la bellezza folgorante dei Monfalconi.

Dopo un'ottimo pranzo al rifugio ci incamminiamo di buona lena sul sentiero 385, giro antiorario, ci aspettano 900 mt di dislivello. Il sentiero nel bosco sale con pendenza decisa, la fatica dello zaino sulle spalle si fa sentire. Al termine della faggeta si risale sul greto del rio Meda, mentre il solleone in un breve attimo lascia spazio a nuvole, qualche timido tuono preannuncio di una pioggerella che ci accompagnerà per un'ora. Arrivati al bivio con 386 ci rinfranchiamo, il più è fatto, il resto della salita è guadagnato con una traversata in pendenza puù dolce in mezzo ai mughi.

Dopo un'ansa ecco spuntare il bivacco, in buone condizioni nonostante l'esterno ammaccato, pronto ad ospitare 9 persone con materassi, cuscini e coperte. La vista è eccezionale, il luogo è promessa d'incanto che il tempo in parte delude. 

Non facciamo in tempo a sistemarci che arrivano una coppia di ragazzi con i quali divideremo la serata: atleti, loro ci hanno messo 2h30 invece delle nostre 4 a coprire l'ascesa. 

La pioggia si esaurisce ma lascia un contorno di nuvole che preclude la visione sia del tramonto che del cielo stellato: peccato.

Cameratesca convivialità condita dallo scambio di qualche innocua cazzata rendono piacevole la permanenza, alle 22 mi addormento nel sonno del giusto.

All'indomani ci attende, di buona mattina, un rinnovato cielo sereno. Ripartiamo prima delle 7 per completare l'anello basso del sentiero 386. Alla fine la discesa prima in un bel panorama, poi quasi interamente nel bosco, è bella anche se decisamente ripida. Considerata l'ascesa di 100 mt dal bivio il dislivello in discesa supera i 1000 mt.

Arrivati alla carrareccia che conduce al Pussa ringrazio Riccardo per il regalo che mi ha fatto: ed eccone un altro, mi risponde che al contrario è lui ad essermi grato.

E io sono grato anche alla vita che mi ha consentito di conoscere la vera bellezza.







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